martedì 2 marzo 2010

Costituito eccellenti esperti di settore che elaboreranno un valido programma per il movimento Tuscia vola istituisce un comitato scientifico



Proseguendo nell'incessante opera di smantellamento della politica tradizionale, Tuscia Vola ha istituito, per la prima volta a livello provinciale, un comitato tecnico-scientifico (Cts) con lo scopo di validare e sostanziare il programma del movimento, come pure affiancare e supportare i propri candidati alle prossime elezioni provinciali. 
In particolare il Cts contribuirà a garantire la rigorosità scientifica delle proposte che nascono dal territorio e dai candidati, come pure promuovere idee e progetti di interesse per la Tuscia.
In questo modo Tuscia Vola si vuole differenziare da gran parte della politica della nostra provincia, affiancando ai candidati, ma anche ai cittadini che ne dovessero sentire la necessità, un supporto di alto profilo nei settori dell'ambiente, cultura, turismo, nuove tecnologie, agricoltura, formazione.
Il Comitato tecnico-scientifico è presieduto da Claudio Margottini, docente dell'università di Modena ed esperto internazionale Unesco.
Ne fanno parte, al momento, Carlo De Simone, esperto di economia e analisi finanziarie, Freddy Paul Grunet dell'università di Karlsruhe (Germania) ed esperto di problematiche ambientali, Paolo Guidi dell'università della Tuscia esperto di marketing turistico e territoriale, Uranio Mazzanti responsabile del laboratorio di ricerca industriale Crf Sc, Giovanni Niro esperto nella formazione e addestramento al volo, il colonnello Marcello Rossini esperto nel settore management, Paolo Viglianti esperto di formazione tecnologica nell'ambito del trasporto aereo, Arturo Vittori progettista di fama internazionale nonché ideatore della attuale macchina di Santa Rosa.
Il Comitato tecnico-scientifico vuole infine promuovere un “Modello Tuscia" di sviluppo del territorio che coniughi la qualità dell'ambiente e della vita dei cittadini con la crescita economica, nel rispetto dell'identità e dei valori delle popolazioni.
Un modello di progresso locale che divenga un punto di riferimento nazionale e internazionale e che produca benessere per le popolazioni puntando su una nuova economia ambientalmente sostenibile (green economy).
"Il Modello Tuscia" vuole estendersi dal Lazio settentrionale, all'Umbria occidentale e alla Toscana meridionale. Tutte aree oggi marginalizzate ed emarginate rispetto ai capoluoghi di regione e che vedrebbero, invece, proprio nel federalismo fiscale, lo strumento incentivante della propria crescita economica.
Comitato tecnico scientifico di Tuscia Vola

1 commento:

marino ha detto...

Viste le personalità che lo compongono, il Cts può essere una grande risorsa per la promozione e lo sviluppo del territorio e si inserisce in quella logica di "giustizia" territoriale che il federalismo fiscale vuole sostenere, come si capisce anche dall'ultima analisi della contabilità nazionale svolta dal Professor Ricolfi (rif. "il sacco del nord")